La grande bufala: Che Guevara e l’omofobia.

Che Guevara fu a lungo accusato di essere organizzatore e supervisore delle UMAP, le Unità Militari di Aiuto alla Produzione, un orribile caso di eterogenesi dei fini e chiara discriminazione.

Formalmente le UMAP erano l’equivalente del servizio civile obbligatorio: tutti coloro che erano obiettori di coscienza (come i Testimoni di Geova o altri obiettori in un periodo in cui l’obiezione era vista con estremo sfavore) o a cui, se pur non riformati, la leva obbligatoria era inibita (gli omosessuali nel regime castrista) erano inviati in una sorta di “servizio ausiliario” in campi di lavoro agricolo che, sin troppe volte, devolvevano in autentici campi di concentramento, sia per aperto pregiudizio verso gli omosessuali, che per pregiudizio verso tutti coloro che non partecipavano “attivamente” alla rivoluzione.

Il problema fondamentale è che le UMAP erano in attività dal 1965 al 1968, mentre Che Guevara in quegli anni era impegnato nella Guerriglia in Africa.

Sostanzialmente, a meno che di postulare che tra le infinite attribuzioni di Che Guevara ci siano la bilocazione e/o il teletrasporto come quello di Son Goku, il campione di arti marziali alieno protagonista della serie di cartoni animati Dragonball col potere di teletrasportarsi istantaneamente in ogni posto che desideri e dove vi siano avversari capaci, ipso facto il rapporto tra Che Guevara e le UMAP è stato molto, molto esagerato.

Si è cercato di collegare le UMAP al campo di lavoro di Guanahacabibes, luogo di “detenzione” per i “traditori della rivoluzione” caldeggiato da Che Guevara, ma in ogni caso le UMAP furono la creazione di Raul Castro, fratello di Fidel.

Tre anni dopo la loro fondazione, nel 1968, Fidel Castro a seguito di indagini interne personalmente compiute nei campi UMAP decise di sciogliere le unità UMAP, ma aprì nuovi campi simili, sostanzialmente ritenendo (a torto) che avrebbe potuto controllare gli abusi nei campi di lavoro e che gli omosessuali avrebbero subito un trattamento peggiore nell’esercito, ritenendo inoltre di dover affrontare, benaltristicamente, problemi maggiori “di vita e di morte”

Di questi grossolani errori di valuta lo stesso Fidel assunse ogni responsabilità, esonerando quindi l’assente Che Guevara, indicando tra le ragioni di vita e di morte precitate la Crisi dei Missili e la rivoluzione stessa.

È pur vero che nel 1979 l’omosessualità fu definitivamente scriminata, cominciando il cammino che avrebbe portato Cuba verso la modernità, ma ciò avvenne considerevolmente tardi, e dopo considerevoli sofferenze che nessuno vuole dimenticare.

Semplicemente, sarebbe più utile inquadrarle storicamente verso i reali responsabili anziché brandirle come clava da “Storici Indinniati” per inquinare le sezioni commenti.


Fonte: bufale.net

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Alessandro Barbero
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